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Casertavecchia: cosa vedere durante un weekend romantico

Sommario

Casertavecchia: ci sono posti che sembrano sospesi tra il passato ed il cuore. Hai voglia di un weekend per due diverso dal solito? Scopri questo borgo medievale in provincia di Caserta. Una chicca per gli amanti della quiete, del silenzio o semplicemente per chi ha bisogno di ricarsi.

Quando hai bisogno di ricaricarti da un periodo molto stressante, solitamente, un weekend fuori porta è sempre una buona idea, l’unica cosa da fare. La Campania offre tantissime mete e luoghi per un weekend romantico per due – come una vacanza a Capri oppure qualche giorno a Napoli. Insomma, questa terra regala tanto ai viaggiatori che vogliono concedersi il tanto meritato relax.

Una meta sconosciuta ai più è un piccolo borgo medievale nascosto tra i monti Tifatini, a circa 400 metri di altezza, nei dintorni della città di Caserta. Casertavecchia dista appena 4 chilometri dalla città di Caserta ma sembra essere trasportati in un altro mondo, distante anni luce da quello moderno e caotico delle vicine metropoli. Dal 1960 questo piccolo gioiello è diventato anche monumento nazionale italiano, ovvero un sito particolarmente caratteristico da essere un simbolo per la comunità nazionale (ed internazionale, vengono infatti da tutto il mondo per visitare Casertavecchia).

Casertavecchia: cosa vedere di bello?

Quando hai bisogno di staccare dalla solita routine non è necessario prendere un aereo e volare via lontano. A volte le mete più adatte al nostro stato d’animo sono quelle più vicine. E’ proprio il caso del borgo medievale di Casertavecchia. L’antica torre si scorge già mentre, in auto, si percorrono i quattro chilometri di tornanti che separano il paesino dalla vicina Caserta. Completamente immersa nei boschi del casertano, la strada si presenta piacevole: poche automobili, il sole chescende tra i monti. Una visione suggestiva che, già da sola, ha un effetto rilassante. Da lontano, fa capolino il merlo della torre campanaria del Duomo di Casertavecchia, che dà un caloroso benvenuto ai viaggiatori. Il suono delle campane, infatti, accompagnerà tutto il tuo soggiorno: dal caffè al mattino all’aperitivo prima di cena. Il duomo, infatti, ha la particolarità di avere ancora la sua campana originale, il suo suono è autentico, nessuna registrazione: le emozioni a Casertavecchia sono sincere, come la cordialità dei suoi duecentocinquanta abitanti.

Arrivati alla base del piccolo monte che ospita il borgo, hai la possibilità di parcheggiare l’auto in uno dei parcheggi riservati (comprensivi di parcheggio notturno). Se arrivi poco prima del tramonto – scelta consigliata perché l’atmosfera è davvero suggestiva – concediti un aperitivo alla Taverna del Lupo. Trovi questo bar-ristorante di fronte ai parcheggi riservati alle auto. Se sei a Casertavecchia tra i ristoranti consigliati c’è anche il celebre “Ristorante Gli Scacchi”, ideale per una cena romantica, un po’ costoso ma dove si mangia davvero bene!

Il relax a Casertavecchia comincia con un ottimo aperitivo ma la valigia non arriva da sola in camera. Troverai un po’ faticosa la salita che ti aspetta per accedere al borgo (zona a traffico totalmente limitato) dopo tutti le stuzzicherie che la Taverna del Lupo ti ha servito ma molto suggestiva anche questa passeggiata. Tra le cose da vedere a Casertavecchia, infatti, celebre è il primo belvedere che si trova subito dopo la rampa di accesso al borgo.

Affacciati al muretto e senti il vento sulla pelle mentre gli occhi si riempiono del magnifico panorama che spazia dal Vesuvio fino ad arrivare, nei giorni dove il cielo è più terso, ai limiti dell’entroterra casertano. La reggia di Caserta, la vicina area dell’ex setificio reggio di San Leucio ed i paesini vicini sono tutti ben visibili, se si osserva attentamente. Uno scatto con la propria metà qui è d’obbligo da inserire tra i ricordi di un perfetto weekend a Casertavecchia.

Il trolley farà tanto rumore per le stradine lastricate del borgo di Casertavecchia, rassegnati. La strada che ti porta in uno dei B&B della zona – i più suggestivi sono sicuramente “La Pietra D’Argento”, una vera dimora casertana che sembra essersi fermata nel tempo, tutta da scoprire, ed il suo vicino di portone, il “Conte Spencer”– ti porta in giro per il borgo, permettendoti un primo rapido giro tra le cose da vedere a Casertavecchia.

Disfa la valigia perché la sera, a Casertavecchia, tutto diventa magico. Sei pronto?

Caserta Vecchia: cosa vedere in una giornata

Casertavecchia è un posto tutto da scoprire: ricco di piccoli tesori che altrove passerebbero (quasi) inosservati ma che qui, incastonati in questa suggestiva cornice medievale, assumono un fascino davvero unico. Passeggiando per queste strade è facile perdersi tra i portoni colorati, i vasi di fiori che rallegrano la pietra nuda delle case, i suggestivi scorci. Un borgo ricco di storia, dove ogni angolo racconta una storia nuova.

Cosa si può vedere in una giornata a Casertavecchia? Il centro storico del borgo medievale offre piccoli monumenti dal cuore grande, che lasciano davvero appagati i sensi. Le strette stradine che possono essere percorse a piedi (e, saltuariamente, da qualche automobile) regalano scorci sempre nuovi e particolari: dal vicoletto che porta il nome della Contessa Iolanda ad un rudere di cui ti innamorerai (e sul quale comincerai a fantasticare). Insomma, Casertavecchia offre tantissime cose da vedere. Scopriamo quali:

Casertavecchia: il Duomo 

Passeggiando per le stradine lastricate del borgo medievale, si arriva alla piazza principale dove si trova il Duomo di Casertavecchia. Non aspettarti le dimensioni del Duomo di Napoli o le guglie di quello di Milano. La cattedrale di Casertavecchia è una signora che esprime l’incontro tra numerosi linguaggi artistici frutto di restauri e ritocchi fatti nel corso del tempo. La prima costruzione risale al 1100 d.C. ed i lavori terminano sul finire dello stesso secolo: ecco perché la mescolanza tra i diversi stili architettonici. Croce latina per la pianta della cattedrale (che divide in due corpi principali) e chiara impostazione medievale per l’architettura formale.

Puoi accedere alla chiesa attraverso due punti di accesso: il primo da piazza Vescovado, quello principale che funge anche da sagrato alla chiesa e un secondo al quale si accede tramite la stradina che costeggia il piccolo campanile. Sulla facciata del duomo si notano il tufo lavico con motivi a losange ed i leoni sporgenti che sovrastano il portone centrale e fanno da colonne al grande finestrone centrale. Al suo interno la chiesa, spartana, è decorata con marmo bianco. Un luogo dove fermarsi per una preghiera e qualche minuto di silenzio interiore, una pausa per l’anima dal tran tran quotidiano.

Casertavecchia: la Chiesa dell’Annunziata

Dopo aver fatto colazione da “Alla Marchesa” ed aver assaggiato i suoi dolci fatti in casa, guarda dall’altro capo della strada. Troverai la chiesa dell’Annunziata. Quasi completamente ristrutturata perché ridotta a un cumulo di macerie, la chiesetta gotica risale al sedicesimo secolo. Della struttura originale, poi, è rimasta solo la facciata estrerna ed il campanile.

La chiesa appare dedicata alla gente meno abbiente del tempo che la utilizzava (data la stretta vicinanza con il duomo di Casertavecchia) come ritrovo sociale. Dedica qualche minuto alla visita della chiesa dell’Annunziata: sono d’interesse architettonico e artistico il suo rosone e il suo arco, senza dimenticare il portale in stile barocco (aggiunto in un secondo momento).

Casertavecchia: il Castello

In mancanza di documenti per attestare la datazione storica della fondazione di questo borgo, Casertavecchia si fa risalire al 570. L’invasione longobarda del Meridione avanza e le popolazioni locali abbandonano le città della pianura casertana. Dove scappano? Verso il presidio militare che oggi è noto come “Castello di Casertavecchia. Posto lateralmente al moderno ingresso cittadino, questo castello è a guardia del borgo da centinaia di anni. Vigile e attento, la torre era un luogo di difesa per gli abitanti e le loro mandrie e greggi.

Diverse casate (tra cui alcune molto importanti) si sono succedute alla sua guida, nei secoli. Dall’anno 861 con il primo conte Pandolfo, passando per la dominazione normanna e l’autonomia feudale. Architettonicamente, il castello aveva una sua planimetria irregolare ma ellittica. Negli anni, rispetto al primo agglomerato costituito dalla torre di guardia, si sono aggiunte la costruzione di un mastio e sei torri (oggi ridotte a pochi resti). Con Riccardo (figlio di Tommaso di Lauro), nel periodo svevo, viene ordinata una ristrutturazione completa del castello che comprende l’edificazione del mastio circolare che oggi campeggia sulla cittadina.

La torre (tra le più grandi d’Europa) ha tre livelli che – ancora oggi – sono visibili tra i resti del castello. I piani della torre erano collegati con il castello attraverso dei piccoli ponti levatoio ed una scala in pietra interna. Recuperato da uno scavo iniziato nel 1972, oggi il Castello è affidato ai ragazzi del Servizio Volontario Giovanile della Protezione Civile di Caserta in collaborazione con la Pro Loco Caserta antica. Quest’associazione permette di svolgere all’interno dell’area del castello rievocazioni medievali e altri eventi che permettono alla zona di essere momento di svago e di aggregazione sul territorio.

Sei pronto per partire per un paio di giorni di totale relax a Casertavecchia? Continua a seguire i nostri consigli di viaggio! #ioviaggio e tu?

Cora Francesca Sollo

Digital Strategist innamorata (persa) del digitale. Aiuto le piccole aziende a raccontarsi in rete attraverso la comunicazione morbida. Credo negli abbracci digitali che diventano reali e che il mondo sia una giungla ma se sei strategicamente te stesso e sorridi forte (forse) ti salvi.