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Villa di Poppea a Oplonti: un piccolo gioiello da scoprire

Sommario

La Villa di Poppea è una struttura poco nota rispetto ai vicini scavi di Pompei, ricca di dettagli che ti lasceranno senza fiato

Gli scavi di Pompei rappresentano il ritrovamento storico più importante per la Campania. Ci sono però altrettante scoperte importanti che risalgono allo stesso periodo storico. Ti parliamo degli scavi archeologici di Torre Annunziata, che all’epoca era considerata un’area suburbana chiamata Oplontis. Qui fu costruita una villa interamente dedicata al lusso e all’ozio dei benestanti: la villa di Poppea. Gli scavi sono stati portati alla luce durante i primi anni settanta, ma i primi lavori nell’area oplontina presero il via intorno al ‘700. La villa risale al I secolo a.C. ed è stata attribuita a Poppea Sabina dopo il ritrovamento di un’incisione su una delle anfore presenti nell’abitazione. Si presume che al momento dell’eruzione la villa non fosse abitata e tutti gli oggetti sono stati ritrovati accantonati nelle varie stanze.

La villa di Poppea non è stata ancora interamente riportata alla luce, quindi la pianta risulta molto complessa. In realtà oggi è possibile visitare una grossa fetta dell’abitazione dove Poppea spesso aveva ospiti proprio per la grandezza della struttura. Da un lato, precisamente nella parte nord, c’è un grosso giardino in cui oggi sono stati piantati gli stessi alberi e fiori dell’epoca. Qui sono stati ritrovati anche dei basamenti su cui c’erano delle statue, per rendere sicuramente più sfarzose le passeggiate tra gli ulivi.

All’interno sono presenti diverse stanze, che sottolineano la maestosità di questa struttura. Saloni, corridoi con panche, latrina, stanze della schiavitù, atrio, impluvium: ogni ambiente è stata caratterizzato all’epoca con degli affreschi e dei mosaici che tutt’oggi possiamo ammirare. Tutto il pavimento è infatti composto da un prezioso mosaico che è stato ricostruito alla perfezione ed anche le colonne vanno a comporre dei motivi geometrici sorprendenti. Quello che più colpisce è la vivacità dei colori presenti sulle pareti, opere che hanno saputo resistere agli anni e alla natura per portare oggi alla luce uno spettacolo senza pari.

Dall’architettura alla pittura: la Villa di Poppea è una struttura sorprendente

Nella villa è inoltre presente una piscina che per le sue dimensioni ricorda le moderne piscine olimpioniche. Si tratta di una struttura di 61 metri di lunghezza e 17 di larghezza, pavimentata in cocciopesto e circondata da statue in marmo. Intorno era presente all’epoca un vivo prato con platani, oleandri e limoni. Ma oltre a questo spazio, la villa comprendeva anche un piccolo impianto termale personale di cui possiamo oggi osservare il calidarium che è stato affrescato in terzo stile e il tepidarium a fondo nero e rosso realizzato in quarto stile.

Sono inoltre presenti degli ambienti dove venivano anche realizzate delle piccole produzioni interne, come l’area dedicata alla vendemmia con gli strumenti utilizzati per pigiare l’uva e produrre vino. Una caratteristica che nessun’altra villa dell’epoca ha, è il fatto che la servitù potesse accedere ai suoi cubicoli direttamente dalla parte centrale della casa, mentre solitamente venivano dislocati. La cucina è di dimensioni consistenti e presenta un bancone con degli archi nel piano basso, dove veniva raccolta la legna. Purtroppo non è ancora stato portato alla luce l’ingresso originario, che al momento della costruzione era stato realizzato a circa 50 metri dal mare. Dalla villa dunque, probabilmente un luogo di vacanza e svago per la seconda moglie di Nerone, si aveva una splendida vista di cui era possibile godere dal porticato. Sorprendente è l’architettura generale della villa: i dettagli degli affreschi, come gli uccelli, i cesti di frutta, i miti rappresentati e i veli sono di una precisione unica. Anche la concatenazione stessa delle finestre ci lascia senza fiato: basti pensare che dal lato della piscina sono state realizzate delle finestre che si vanno a completare l’un l’altra per permetterci oggi di ammirare gli affreschi in ogni singola stanza.

La Villa può essere visitata tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.00 e si trova in Via Sepolcri a Torre Annunziata. Il biglietto costa 5,50 euro e con questo potrai vistare anche il sito di Stabia e Boscoreale. In quest’ultimo in particolare, a breve sarà possibile ammirare l’ultimo ritrovamento: Villa Regina. Al momento è ancora in fase di restauro.

 

Maggiori informazioni sulla Villa Poppea al sito: http://www.pompeiisites.org/

Annette Palmieri

Napoletana, gattara, logorroica, twittatrice compulsiva, non vivo senza il mio smartphone a portata di mano. Vi avviso: sono peggio di Lucy Van Pelt. Amo le parole e quotidianamente lotto contro i miei nemici giurati: i refusi. Non sono brava in tutto anzi, le cose che so fare sono notevolmente maggiori rispetto a quelle che non so fare. Ad esempio, so scrivere ma non so camminare e bere contemporaneamente.