Le più belle ville di Capri: case che raccontano
Sommario
Chi non mai sognato di vivere in una Villa a Capri? L’isola dove i sogni diventano realtà e la libertà è uno stato d’animo e mentale. Prova a trascorrere un giorno a Capri e vedrai che tutto diventerà possibile.
Ti sentirai come un avventuriero della vita percorrendo sentieri segreti che costeggiano il mare. O, ancora, andando alla scoperta di grotte che al loro interno nascondono piccoli mondi che sembrano usciti da una fiaba. Visita la Grotta Azzurra e la Grotta Verde e capirai di cosa sto parlando.
A Capri anche i tramonti non sono mai uguali a se stessi. Al Faro di Punta Carena ad Anacapri, per esempio, potrai osservare il sole salutare il giorno mentre si addormenta tra le onde. O potrai provare l’ebbrezza di tuffarti nel blu profondo di Gradola sentendoti un tutt’uno con la natura.
I personaggi illustri che ci hanno preceduto avevano già compreso questa magia dell’isola e non sono riusciti a distaccarsene. Così hanno trasformato questa perla del Mediterraneo nella loro casa. Che ne dici, andiamo alla scoperta delle più belle ville di Capri?
Villa San Michele: la dimora aperta alla luce
“La mia casa deve essere aperta al sole, al vento, al mare come un tempio greco. E luce, luce, luce ovunque“. Questo era il sogno del medico svedese Axel Munthe quando ancora diciottenne approdò per la prima volta a Capri e se ne innamorò. Nel suo cuore scrisse una promessa a se stesso: sarebbe ritornato sull’isola per viverla. Intanto, si laurea in medicina e nel 1884 arrivò a Napoli per soccorrere la popolazione devastata dal calore. L’anno dopo tocca di nuovo le coste capresi e decide di stabilirsi ad Anacapri.
Nel paesino alle pendici di Monte Solaro il medico svedese individua il punto ideale dove costruire la sua “casa di luce”. Sui resti di una cappella dedicata a San Michele comincia a realizzare il suo sogno di gioventù. La futura Villa San Michele era già scolpita nella sua mente come afferma nel libro La storia di San Michele:
Non c’era altro che un rozzo schizzo disegnato da me con un pezzo di carbone sul muro bianco del giardino.
Nel vigneto vicino, durante le fasi di costruzione, vennero alla luce reperti romani che andranno ad adornare la dimora trasformandola in una casa museo funzione che svolge ancora oggi. La costruzione si sviluppa su più livelli ed è caratterizzata da uno stile eclettico. Al suo interno potrai ammirare ritrovamenti di epoca etrusca, egizia e romana ritrovati durante i numerosi viaggi in giro per il mondo.
Ad esempio, nello studio fa bella mostra di sé la testa di Medusa che abbelliva il Tempio di Venere a Roma. Mentre nella camera da letto il baldacchino in ferro battuto è una meraviglia del Rinascimento.
Sono presenti un busto romano dell’Imperatore Tiberio, un tavolo con una lastra marmorea, mobili settecenteschi e la sfinge in granito che affaccia sul Golfo di Napoli e sembra proteggere l’isola.
Non perderti ilgiardino di Villa San Michele, uno dei più belli del mondo: gelsomini glicini, azalee, tulipani, viole, ortensie magnolie, pini, palme e cedri sono circondati da un meraviglioso colonnato bianco con pergolato. Personaggi illustri hanno varcato l’ingresso della Villa per omaggiare il suo proprietario: Oscar Wilde, Henry James, il Kaiser Guglielmo II, il conte Zeppelin disegnatore di aerei, l’imperatrice Eugenia consorte di Napoleone III, la zarina Alessandra di Russia e la regina Vittoria di Svezia.
Da ricordare: secondo la leggenda se accarezzi la Sfinge ed esprimi un desiderio osservando l’orizzonte, questo si avvererà. Cosa aspetti a vistare una delle più belle ville di Capri?
Villa Lysis, dedicata all’amore e al dolore
Ecco un’altra delle più belle Ville di Capri: Villa Lysis, la dimora costruita per volontà del poeta e barone Fersen. In stile liberty con influenze neogotiche e neoclassiche, fu progettata dall’architetto Edouard Chimot nei primi anni del XX secolo. I lavori di costruzione terminarono nel 1905.
Dov’è Villa Lysis? Svetta maestosa sulla collina di Tiberio nella parte nord orientale dell’isola circondata da un giardino e un tempietto circolare. Qui concediti un sosta e osserva il panorama mozzafiato.
È uno scenario inedito sul Porto di Marina Grande. Il porticato è anticipato da scale con quattro colonne ioniche adornate elementi dorati. Sull’architrave l’iscrizione in latino che racchiude il significato più intimo che ebbe l’edificio per il suo proprietario: Amori et dolori sacrum, luogo sacro all’amore e al dolore.
La Villa è composta su tre piani: al piano terra c’era la veranda, al piano superiore si trovano la camera di Nino Cesarini (amante del barone) e la stanza da letto patronale. Nel corridoio si collocavano le camere degli ospiti e la sala da pranzo. Al seminterrato erano riservati gli ambienti della servitù e la camera cinese dove il nobile francese fumava oppio insieme ai suoi illustri ospiti. Tra gli assidui frequentatori della dimora ci furono la marchesa Luisa Casati Stampa, Norman Douglas, e la poetessa Ada Negri.
Lo scrittore Roger Peyrefitte offre una descrizione della stanza: “Le vaste dimensioni, il soffitto basso, le rocce che affioravano in un angolo, creavano una strana impressione. Due colonne con motivi di liane sormontate da un enorme architrave con figure simboliche, isolavano una specie di patio illuminato da finestrelle rotonde con vetri gialli. Sulle pareti scintillavano iscrizioni cinesi a lettere d’oro”.
Jacques d’Adelsward-Fersen, un’anima tormentata
Il barone aveva trasformato la sua vita in un’opera d’arte, decise di essere padrone del suo destino salutando la vita con la raffinatezza che l’aveva sempre contraddistinto: morì a 45 anni nella notte del 5 novembre 1923. Sciolse in una coppa di champagne cinque grammi di cocaina. La sua dipartita, però, fu solo terrena perché il suo spirito continua a vivere in una delle più belle ville di Capri, oggi una casa museo aperta al pubblico.
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Villa Jovis: la dimora dell’Imperatore Tiberio
A pochi passi da Villa Lysis sorge un’altra delle più belle Ville di Capri. Sto parlando di Villa Jovis, una delle 12 dimore che l’Imperatore Tiberio fece costruire sull’isola eletta suo rifugio del cuore.
La residenza dedicata a Giove domina il Monte Tiberio e si estende per circa 7.000 metri quadri. Il panorama che vedrai ti lascerà stupefatto: dal lato nord puoi allungare lo sguardo sul Golfo di Napoli mentre dal lato sud puoi vedere il centro di Capri.
Fu scoperta XVIII secolo durante il dominio di Carlo di Borbone ma fu recuperata e valorizzata dall’archeologo Amedeo Maiuri nel 1932. La sua architettura è tipica delle ville romane ma ricorda anche una piccola fortezza. Al centro c’erano le cisterne per la raccolta dell’acqua piovana che veniva usata sia come acqua potabile sia per le aree dell’edificio riservate alle terme.
Sul versante ovest si inseriva il quartiere servile e a nord erano collocate le stanze dell’imperatore e dei suoi collaboratori tra cui l’astrologo Trasillo. Nella zona est, si trovava la sala del trono. Visitare Villa Jovis ti riporterà indietro nel tempo e se chiudi gli occhi riuscirai quasi a immaginare l’Imperatore Tiberio riflettere pensoso con lo sguardo rivolto verso Roma.
Le più belle ville di Capri: la tua esperienza
In quest’articolo ti ho accompagnato in un piccolo viaggio alla scoperta delle ville più belle ti Capri. Ti ho raccontato la storia di sole tre dimore che riflettono lo spirito dei loro possessori ma ci sono anche altre residenze che racchiudono un passato glorioso colmo di tesori che racconteremo in un altro momento. Tu hai visto questi monumenti di Capri? Racconta la tua esperienza.