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Cetrella e Monte Solaro: il paradiso ad Anacapri

Sommario

Il paradiso esiste, sai? Si trova a Capri, o meglio, ad Anacapri. C’è un luogo nel “comune di sopra” dove puoi accarezzare il cielo, correre nei boschi mentre le ginestre ti sfiorano le caviglie e i profumi della macchia mediterranea ti solleticano le narici.

È un posto in cui ritorni fanciullino. La natura è incontaminata, puoi ascoltare con chiarezza il canto degli uccelli, il belare delle caprette e il movimento furtivo di qualche lepre tra l’erba. È un’oasi di pace fatta di prati verdi, castagni e alberi di pino. Sorge sulla vetta più alta dell’isola: ti sto parlando di Monte Solaro e Cetrella.

In questo spazio sospeso tra le nuvole il tuo sguardo vola verso l’infinito e si perde in uno dei panorami più belli di Capri. Con una sola occhiata abbracci il Golfo di Napoli e di Salerno, la Penisola Sorrentina, la Costiera Amalfitana e quando soffia la tramontana scorgi anche le coste calabresi.

Questa zona è una delle mete predilette dei capresi, soprattutto nei mesi invernali quando tutto si addormenta dopo il tram tram estivo. Durante la bassa stagione non è raro trovare qualche abitante dell’isola impegnato in un pic-nic con la famiglia o a trovare qualche fungo. I più ricercati? Porcini e i chiodini.

Se ami fare trekking e sei in vacanza a Capri regalati una passeggiata a Cetrella e Monte Solaro. Scopri cosa vuol dire sentire la libertà sulla pelle, assaporala nell’anima e porta quella sensazione con te, ovunque andrai. Ti ridarà il sorriso tra i palazzi della città. Adesso vieni ad Anacapri per visitare questo angolo di paradiso terrestre. Sei pronto?

Monte Solaro

È la cima più alta dell’isola, con i suoi 589 metri domina su Capri. La sua roccia è di tipo calcareo e fa parte della stessa catena del Monte Faito a Sorrento. La sua vegetazione è rigogliosa, puoi trovare circa 900 specie di piante e fiori tra cui: l’acanto, il corbezzolo, il mirto, l’alloro e narcisi.

Come arrivare a Monte Solaro? Hai due alternative. La prima? A piedi attraverso un sentiero che inizia da viale Axel Munthe. Ci vogliono circa 40 minuti, ma non avrai il tempo di sentire la stanchezza, credimi. La bellezza riempirà sempre i tuoi occhi. Sulla sinistra fermati ad ammirare Il Castello di Barbarossa. Questa fortezza deve il suo nome al pirata Kheir-ed-Din che nel 1535 la occupò. Oggi è un osservatorio ornitologico che studia gli uccelli migratori.

Lo so, vuoi sapere se c’è una strada più veloce, vero? Prendi la seggiovia. Con questa soluzione arrivi a destinazione in 12 minuti e intanto puoi osservare una vista unica: campi coltivati, vigneti e la Penisola Sorrentina adagiata tra le acque. A darti il benvenuto c’è La Canzone del Cielo: solarium e bar per assaporare l’emozione di trovarti sul tetto del mondo.

Poco distanti dal punto di ristoro ci sono i resti del fortino di Bruto. Fu costruito tra il 1806 e il 1808 nel corso della battaglia militare tra francesi e inglesi. I due schieramenti si contendevano la conquista dell’isola.

Monte Solaro è conosciuto anche come “L’acchiappanuvole” a causa della corona di nuvole che a volte avvolge la vetta. Il fenomeno è dovuto agli sbalzi termici tra terra e mare: l’aria marina calda e umida si condensa a terra e poi viene trasportata verso l’alto dal vento. Questa particolarità avviene soprattutto all’alba e dà vita a scenari onirici.

Se hai la possibilità di veder sorgere il sole in questo luogo potrai osservare la coltre di nubi diradarsi a poco a poco. Come un sipario di seta ai tuoi occhi si aprirà lo spettacolo del centro abitato sotto di te. Tante piccole case bianche in stile caprese accarezzate dai primi raggi del sole, acquisteranno lievi sfumature dorate. Vedrai Capri risvegliarsi dal sonno.

Cetrella e Monte Solaro: il paradiso ad Anacapri
PH Davide Esposito

Per approfondireuna giornata al Faro di Punta Carena.

La valletta di Cetrella

Lasciati alle spalle Monte Solaro e imbocca un viottolo di terra battuta, in 10 minuti sei a Cetrella. Ad accoglierti un leggero profumo di limone. Lo si deve all’erba cetra che brulica da quelle parti e dà il nome alla valletta. Anche da questa angolazione la vista è incantevole: Faraglioni, Marina Piccola, Tiberio, Marina Grande e l’intero Golfo.

Alla fine della stradina c’è un tempietto che custodisce una madonnina. La statua è sempre circondata da mazzi di fiori, soprattutto gigli che crescono lì intorno. Prima di posare lo sguardo sulla chiesetta di Santa Maria a Cetrella godi del silenzio che ti circonda.

È un silenzio che ti conduce in posti del tuo cuore che credevi non esistessero, cantucci dove regna una genuina felicità. Riuscirai a percepire il vento che smuove gli alberi, il ronzio delle api, il verso di qualche gabbiano che apre le ali congiungendo i due mondi, quello della terra e quello del cielo.

La chiesetta di Santa Maria a Cerella risale al XV secolo e sorge in un’area dove prima c’era un tempio dedicato a Venere. Per i capresi è semplicemente l’eremo di Cetrella. In passato ha ospitato frati domenicani e francescani. Questi uomini utilizzavano l’edificio ecclesiastico per isolarsi in preghiera e meditare. Per raggiungerla dovevano affrontare un lungo cammino attraverso il sentiero del Passetiello.

La chiesa ha una pianta quadrata, divisa in due navate che portano agli altari. Lo stile ha influenze gotiche, tipiche dei monasteri certosini. Tuttavia l’identità del monumento non è definita, a quei tempi i monaci abbellivano i propri luoghi di culto noncuranti delle mode.

L’eremo sorge a strapiombo sul mare, sul versante sud. Affacciati sulla terrazza profumata di glicine e lascia planare i tuoi occhi sulla baia di Marina Piccola e i Faraglioni. La struttura è affidata a Carmine Russo, il suo custode. Un uomo ospitale che ti svelerà tutti i segreti del posto di fronte a un buon caffè.

La popolazione è molto devota a Santa Maria di Cetrella, nella chiesetta si svolgono ancora riti religiosi in suo nome. Un tempo l’eremo di Cetrella era meta di pellegrinaggio per i pescatori. I marinai erano soliti pregare la Vergine Maria prima di salpare alla ricerca di corallo.

Per approfondire: cosa fare a Capri se piove.

Cetrella e Monte Solaro - Anacapri
PH Davide Esposito
Cetrella e Monte Solaro: il paradiso ad Anacapri
PH Davide Esposito

La casa di Compton Mackenzie

Cetrella fu anche la dimora Compton Mackenzie. Lo scrittore scozzese giunse a sull’isola nel 1913 per pura curiosità. Soggiornò all’albergo Faraglioni, alla Certosa, e poi a Caterola sul monte Tiberio.

Il suo sogno? Costruire una casa a Capri. Un luogo accogliente in cui scrivere i suoi romanzi e organizzare banchetti. Riuscì ad avverare il suo desiderio a Cetrella, avvolto dal silenzio e dal paesaggio bucolico. Attualmente casa Mackenzie è stata recuperata grazie al lavoro dell’associazione Amici di Cetrella e viene aperta al pubblico in occasioni speciali.

Compton Mackenzie realizzò due importanti opere: “Vestal Fire” e “Extraordinary Women”. Due romanzi che testimoniano il clima eccentrico e intellettuale che si respirava sull’isola agli inizi del Novecento.

Per approfondireinnamorarsi a Capri, i tre luoghi più romantici.

Cetrella e Monte Solaro: il paradiso ad Anacapri
La vista da Cetrella di notte – PH Davide Esposito
Cetrella e Monte Solaro: il paradiso ad Anacapri
La vista da Cetrella all’alba – PH Davide Esposito

Passeggiata a Cetrella e Monte Solaro: la tua esperienza

Una passeggiata a Cetrella e Monte Solaro è un viaggio nella bellezza selvaggia di Anacapri. Ma non solo. È un viaggio alla scoperta di se stessi.

Vuoi uno scenario inedito di Cetrella e Monte Solaro? Di notte, con il cielo trapunto di stelle e i raggi della luna a illuminare la vallata, che quasi per magia si tinge d’argento. Ora lascio la parola a te. Hai mai visitato Cetrella e Monte Solaro? Cosa hai provato? Racconta la tua esperienza nei commenti.

Marilena D'Ambro

Giornalista, blogger e webwriter. Scrivo per diversi blog tra cui: SEOchef, HostingVirtuale e LogicalDOC – Gestione documentale facile. Non inizio la mia giornata senza un buon caffè e una passeggiata immersa nella natura in compagnia del mare.