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Cosa visitare a Latina e dintorni

Sommario

Dove sono stata in vacanza la scorsa estate? Ora so che ti strapperò un sorriso, ma sono stata a Latina e dintorni, ospite della cara amica Alessandra Ortenzi che lì ha le sue radici e la sua casa. Mi ha sempre detto di non poter vivere troppo lontana dalla sua terra e dal suo mare e, avendo provato l’ebbrezza di soggiornare a casa sua per una decina di giorni, ho capito perfettamente cosa intende.

Se cerchi una meta insolita e poco turistica dove passare qualche giorno in totale relax, non puoi assolutamente perderti i consigli per visitare i dintorni di Latina. Un viaggio nel tempo tra borghi perfettamente conservati, rovine dell’Impero Romano e giardini da togliere il fiato.

Continua a leggere e corri a preparare lo zaino!

Come raggiungere Latina

Latina si può comodamente raggiungere in auto o in treno. Non c’è un’autostrada diretta per Latina ma si può comodamente raggiungere da Frosinone attraverso i Colli Lepini oppure da Roma con la Pontina.

Lo stesso vale per il treno: non sempre esistono diretti, quindi è necessario fare scalo a Roma per poi prendere un regionale in direzione Latina. Le percorrenze non sono lunghe, ma richiedono qualche sforzo in più rispetto alla visita di città più affollate e turistiche. Nonostante qualche sacrificio in più per il viaggio, ti assicuro che non te ne pentirai.

Latina è una piccola città, dove tutto è a portata di mano e il centro offre davvero molti negozi. Molte le architetture di epoca fascista e i parchi, il tutto visitabile tranquillamente in una giornata. Una volta terminato il giro turistico a Latina, se hai optato per i mezzi, ti consiglio di affittare un’auto che ti permetterà di raggiungere posti insoliti e mete da sogno. Andiamo a vedere quali!

Giardino di Ninfa

Il Giardino di Ninfa è un tipico giardino inglese situato nel comune di Cisterna di Latina. Al confine tra Norma e Sermoneta, sorge sulle rovine dell’antica città di Ninfa, un piccolo ma importante centro urbano tra il IX e il X secolo.

Latina e dintorni - Giardini di Ninfa
Dopo diversi secoli di splendore, la cittadina cadde completamente in rovina a causa di assedi, malaria e saccheggi e, nel XVIII secolo, scomparve del tutto. Nonostante diversi tentativi di bonifica, bisogna attendere il 1921 prima di vedere concluso qualcosa di fatto, anno in cui Gelasio Caetani (nobile del luogo) decise di procedere ad un restauro dell’intera zona bonificando e creando una luogo magico e molto romantico.

Ecco Ninfa, ecco le favolose rovine di una città che con le sue mura, torri, chiese, conventi e abitati giace mezzo sommersa nella palude, sepolta sotto l’edera foltissima. In verità questa località è più graziosa della stessa Pompei, le cui case s’innalzano rigide come mummie tratte fuori dalle ceneri vulcaniche.
Ferdinand Gregorovius – Passeggiate Romane

Migliaia di piante e fiori, ruscelli, ruderi antichi e il fiume Ninfa: il Giardino si snoda su otto ettari di terreno con uno spettacolo davvero unico nel suo genere.

Sermoneta

Tra i monti Lepini e l’Agro Pontino, nei dintorni di Latina, esiste un borgo medioevale perfettamente conservato: Sermoneta. Gli stretti vicoli che lo compongono portano in cima al paese dove si erge il castello Caetani, nato nel Duecento come punto strategico tra Roma e Napoli.

Il castello ha una storia molto movimentata: fu costruito dalla famiglia Annibaldi che, alla fine del secolo lo cedette alla famiglia Caetani. Agli inizi del Cinquecento i Borgia confiscarono tutti i feudi della famiglia e divennero proprietari del castello fino alla fine del Settecento, quando i soldati di Napoleone lo saccheggiarono e lo trasformarono in un carcere. Il castello tornò finalmente di proprietà dei Caetani solo alla fine del XIX secolo e, ad oggi, appartiene alla Fondazione Roffredo Caetani creata dall’ultima discendente della famiglia.

Perché ti ho raccontato tutto questo? Perché all’interno del castello sono visibili i diversi stili creati dalle varie famiglie proprietarie.

Sermoneta

Andare a Sermoneta prevede una visita dell’intero paese e non solo del castello, con un’attenzione particolare alle diverse Chiese antiche, la Loggia dei Mercanti e il Giardino degli Aranci. D’obbligo una tappa food alla Trattoria Ghost: prezzi accessibili e cibo molto buono.

Dai tanti belvedere di Sermoneta, nelle giornate a cielo sereno, si può godere di una bella vista sul promontorio del Circeo.

San Felice Circeo e il Parco Nazionale del Circeo

Il territorio di San Felice Circeo si divide in due aree ben definite: la pianura bonificata in epoca fascista e il promontorio del Circeo. Una piccola curiosità: il promontorio visto da Anzio sembra il profilo del volto di un uomo sdraiato, mentre visto da Gaeta, sembra un’isola (l’antica isola Eea).

Ecco, ed all’isola Eèa giungemmo, ove Circe abitava, Circe dai riccioli belli, la diva possente canora, ch’era sorella d’Eèta, signore di mente feroce.
Odissea – Canto X

La parte alta del paese è molto bella di sera, quando il sole tramonta a specchio sul mare e le viette antiche si popolano.

Un discorso a parte merita il Parco Nazionale del Circeo che si estende per una superficie molto vasta, dove storia, sport, archeologia ed enogastronomia si incontrano e miscelano perfettamente fra loro. I sentieri presenti all’interno del parco sono moltissimi ed accessibili a tutti, ognuno con difficoltà e tempo di percorrenza differenti.

Maggiori informazioni sul sito ufficiale.

Altri luoghi da non perdere a Latina e dintorni

Se hai diversi giorni da spendere nella zona dell’Agropontino, ci sono altri luoghi che non puoi assolutamente perderti che, mio malgrado, non sono riuscita a visitare:

  • Le Isole Pontine (o Ponziane);
  • Sperlonga;
  • Sabaudia e le sue dune;
  • Terracina.

Pronto a partire? Buon viaggio 🙂