Cucina Valle D’Aosta: Gastronomia Valdostana e prodotti tipici
Sommario
La cucina della Valle d’Aosta è un viaggio all’interno di un mondo fatto di meraviglie. Andiamo alla scoperta della gastronomia valdostana e dei prodotti tipici di questa regione.
Se sei pronto a rotolare su e giù per l’Italia, allora sei pronto per la cucina tipica della Val d’Aosta. Ho avuto la fortuna di essere ospitata per più di una settimana ad Aosta, ridente capoluogo della bellissima Val d’Aosta. Un’esperienza di cuore e mente che passa per il palato!
Nessun gesto è fatto per caso, nella valle. Tutto è misurato, calmo, lento. Una sensazione di serenità che anche si trasmette anche (e soprattutto) nel cibo e nella sua preparazione. Le risate abbondano sulle labbra dei commensali ed il cuore si tuffa anche mentre si consumano nelle tradizioni tipiche della Valle d’Aosta. La cucina valdostana è una di queste: l’anima della Valle si sente tutta, e ti conquista.
Essere invitati a pranzo o a cena da uno di queste parti è un onore. Le case sono invitanti, calde, vere. Come i valdostani: gente di montagna, tutta concretezza e cuore. Come la cucina valdostana.
La Fiore – Fiorella, una signora dal sorriso esplosivo e dalla voce che si ode da un lato all’altro della Valle – e Tony (suo fratello) ci hanno ospitati diverse volte. Ho avuto modo di rubare alcune delle ricette tipiche della Valle d’Aosta che ti voglio riproporre per un menù invernale un po’ diverso!
Ogni volta che si pranza o si cena, non mancano mai (oltre alla convivialità) anche i prodotti tipici della Valle d’Aosta. Salumi affumicati e freschi, formaggi d’oltralpe ed altre prelibatezze locali che non smettono mai di stupirti per la loro bontà e per la loro qualità.
Ricette tipiche della Valle d’Aosta: zuppa alla valpellinense
Una delle cose più buone (e più caloriche) che abbia assaggiato in Valle d’Aosta è sicuramente la zuppa alla valpellinense. Non farti ingannare dal nome: io l’ho fatto e quando è arrivata una gigantesca teglia che sembrava una parmigiana napoletana oppure una teglia di cannelloni mi son sentita male. “C’è un chilo di fontina, ragazza. Un chilo!”.
Con questo, penso di averti già detto tutto sulla ricetta della zuppa alla valpellinense. Ricchissima di gusto, questa (finta) zuppa è un concentrato di tutta la tradizione della Valle d’Aosta.
Ingredienti per la zuppa alla valpellinense
Per la preparazione della zuppa alla valpellinense avrai bisogno di un chilo di pane nero duro di segale, un chilo di fontina (ti avevo avvisato), un cavolo (da cui terremo tra le 5 e le 8 foglie), mezzo chilo di burro (viva la linea) ed un litro di brodo di carne.
Procedimento
Per fare la zuppa alla valpellinese, dovrai preparare il brodo di carne. Puoi scegliere la ricetta che preferisci, anche quella del brodo istantaneo. Una volta che avrai ottenuto il brodo, aggiungi le foglie di cavolo: quattro o cinque basteranno.
In una teglia, metti il burro ed utilizza il pane a fette per creare degli strati insieme alla fontina con qualche noce di burro. Alterna uno strato di pane ad uno di fontina fino a ricoprire l’altezza dell’intera teglia.
Inforna per circa 30 minuti dopo aver versato il brodo di carne unito al cavolo. Aspetta che si formi una crosta molto spessa e servi ancora calda in tavola accompagnata da pane nero di segale.
Carbonade con polenta concia
Un altro piatto tipico della cucina valdostana è la carbonade con polenta concia. Dovrai imparare un po’ del dialetto locale per pronunciare i nomi dei piatti tipici della Valle d’Aosta. li gusti già al solo suono!
Solitamente questo piatto tipico si cucina con la carne di camoscio ma è anche servita in diverse varianti: con manzo, ad esempio. Non è una ricetta complicata, richiede soltanto (tanto) tempo ed adesso ti spiego anche il perché.
Ingredienti per la carbonade con polenta concia
Gli ingredienti per preparare questo piatto tipico della Valle d’Aosta sono: un chilo di spezzatino di camoscio o di manzo (come ti dicevo, puoi prepararlo in diversi modi), sale, pepe, chiodi di garofano, una stecca di cannella, bacche di ginepro, olio extravergine quanto basta ed erbe aromatiche. Aggiungi anche un cucchiaio di farina, circa 100 grammi di carote e sedano, due cipolle e circa mezzo litro di brodo di carne. Non dimenticare: mezzo chilo di farina di mais e mezzo litro di vino rosso.
Procedimento
Come si prepara la carbonade con polenta concia? Ecco, qui c’è bisogno del tempo, come ti dicevo: dobbiamo far marinare la carne con annessi e connessi (vino, cipolle, ginepro e garofano, cannella e pepe) per circa 10 ore.
Dopo la marinatura, è importante far sgocciolare per bene la carne separandola dal vino e dalle cipolle (che vanno tritate a parte). La carne, ben asciutta, va prima impanata nella farina bianca e poi rosolata.
Cipolle, sedano, carota, pepe e sale vanno fatte appassire in un’unica casseruola sfumando con il vino. Unisci il tutto alla carne e al brodo, lasciando cucinare a fuoco lento per circa due ore.
Per preparare la polenta concia, invece, hai bisogno di far bollire circa 3 litri d’acqua (salata) e versare, un po’ alla volta, il mezzo chilo di farina di mais, mescolando in continuazione. Lascia cuocere per circa un’ora, facendo attenzione a girare la crema che otterrai per non far attaccare il composto alla pentola.
Una volta che entrambe le preparazioni saranno pronte, servile insieme ad una tavola ricca di amore e di sorrisi. Nessuno resterà scontento, credimi!
Castagne al miele con pane nero e lardo di allarn
Più che come secondo piatto, io lo classificherei tra i dolci tipici della Valle d’Aosta. Sto parlando delle castagne al miele con pane nero di segale e lardo di allarn: una vera leccornia.
Il nome della ricetta già ti fa capire chiaramente gli ingredienti che ti serviranno per preparare questo piatto. Basteranno infatti una ventina di fettine di lardo tagliato a fettine sottili e altrettante castagne, circa 100 grammi miele e tanta acqua.
Per preparare le castagne basta inciderle su di un lato e farle bollire. Una volta scolate, bisogna eliminare il guscio quando sono ancora calde. Contestualmente, in un pentolino, puoi caramellare appena il miele facendolo bollire con l’acqua.
Per servire questo piatto che è quasi un dolce, utilizza un grosso vassoio dove unirai lardo, castagne e lo sciroppo dolce che hai preparato con acqua e miele in tre ciotoline separate.Una vera ghiottoneria della cucina valdostana!
La qualità dei prodotti tipici è uno dei capisaldi di questa regione ed assaggiarli è un regalo da fare al proprio palato!