I Giardini di Augusto: oasi di pace tra cielo e terra
Sommario
Con un solo sguardo abbracci la baia di Marina Piccola, le antiche volte della Certosa di S. Giacomo fino a sfiorare i contorni spigolosi di Monte Solaro. Questa vista unica al mondo la puoi ammirare solo dai Giardini di Augusto a Capri.
Ma non sarà l’unico particolare di questo luogo che ti farà battere il cuore: i profumi delle piante e dei fiori isolani accarezzeranno il tuo olfatto trasportandoti in diversi angoli dell’isola. I colori della flora ti daranno un assaggio della valletta di Cetrella, i pini ti condurranno a Damecuta, la macchia mediterranea ti spingerà alla scoperta dei sentieri nascosti dell’isola.
Seduto sulle panchine dei Giardini di Augusto ti sentirai come un re sul trono del mondo: sempre baciato dal sole, adorato dai Faraglioni e cullato dallo sciabordio delle onde.
Ora che ne dici conoscere qualcosa in più su questo parco a picco sul mare? Allora, vieni?
I Giardini di Augusto: la storia
I Giardini di Augusto sono stati realizzati nei primi del Novecento per volontà dell’industriale Alfred Krupp durante la costruzione dell’omonima strada poco distante. L’intenzione era di costruire una villa ma il progetto non andò in porto. All’inizio i Giardini portavano il nome del suo fondatore, poi furono intitolati all’imperatore romano Augusto.
Il magnate dell’acciaio -soprannominato re dei cannoni- amava trascorrere lunghi periodi a Capri per portare a termine le sue ricerche sul plancton. Alloggiava al Grand Hotel Quisisana ed era solito annunciare il suo arrivo a Capri a bordo del suo panfilo Puritain ormeggiato a Marina Piccola.
La nascita dei Giardini di Augusto e via Krupp fu la conseguenza di un desiderio: creare un percorso di bellezza per permettere all’imprenditore tedesco di raggiungere la baia dei Faraglioni senza passare per la Piazzetta.
Un’opera d’arte della botanica
I Giardini di Augusto custodiscono -come ti ho già accennato- diversi esemplari di piante e fiori tipici del territorio: gerani, dalie e molte altre specie colorano le aiuole mentre pini, ginepri, palme e lecci doneranno un po’ di frescura al tuo passaggio. La flora che dipinge questo luogo è classificata in base a targhette specifiche.
Avrai la sensazione di assistere a una sfilata di odori che ti accompagnerà lungo tutta la passeggiata. Ti dico di più: quando sarai lontano da Capri, nei momenti più impensati della tua giornata, ti sembrerà di avvertire quelle fragranze e sarà come sentire l’isola più vicina.
Per approfondire: una giornata al Faro di Punta Carena
La statua di Lenin
L’intero parco è disseminato di statue neoclassiche ma a imporsi è la stele di Lenin creata dallo scultore Giacomo Manzù nel 1968. L’opera è formata da blocchi di marmo sovrapposti, sul maggiore è raffigurato il volto del padre della rivoluzione bolscevica.
Lenin soggiornò a Capri nel 1908 e fu ospitato dallo scrittore compatriota Maksim Gor’kij. Non è un caso, infatti, che il monumento dedicato al politico russo sorga sotto la casa appartenuta a colui che gli diede rifugio.
Via Krupp
I Giardini di Augusto affacciano su via Krupp che collega Capri a Marina Piccola. Il sentiero fu progettato dall’architetto napoletano Emilio Mayer, per costruirlo fu necessario tagliare a vivo la roccia fino al mare. I lavori iniziarono a fine Ottocento e terminarono solo nel 1902.
La strada si caratterizza da una serie di tornanti e un lungo rettilineo. Da qui puoi osservare i Faraglioni diventare sempre più imponenti man mano che ti avvicini alla meta. Ma non solo. Il percorso offre delle deviazioni, non percorribili dal pubblico, che portano alla Grotta del Castiglione e dell’Arsenale, luoghi dove l’isola mostra il suo vero volto e la natura è ancora incontaminata.
Via Krupp è luogo magico. Si snoda lungo la montagna da un lato. Dall’altro, tende verso le acque limpide di Capri. Poi, quando è illuminata dai raggi del sole ne riflette la luce, diventando quasi bianca.
La via ha vissuto il suo periodo di massimo splendore negli anni Sessanta. Così la descrive il giornalista Bruno Manfellotto: “Ci fu una stagione durante la quale via Krupp diventò anche la strada dei bambini e dei ragazzi. Fu lungo gli anni sessanta, d’estate, [quando] la mattina […] la si scendeva di corsa, preferendola talvolta a via Mulo, per arrivare agli scogli e alle spiaggette di Marina Piccola.
Di pomeriggio, quando il sole era meno alto, via Krupp si riempiva di mamme, o delle ultime balie con grembiule e coralli, che si spingevano fin qui in passeggiata dai Giardini di Augusto con i piccoli a piedi o in carrozzina. La sera, dopo il tramonto, toccava ai ragazzi più grandi, che nella penombra si scambiavano il primo bacio o azzardavano una carezza”.
Per il momento via Krupp è chiusa al pubblico per pericolo caduta massi.
E tu hai visitato i Giardini di Augusto?
Vistare i Giardini di Augusto significa passeggiare in un’oasi di pace, un posto dove si concentrano le bellezze naturali dell’isola azzurra. Se vuoi regalarti uno scenario surreale di questo parco fermati al tramonto e osserva l’ambiente circostante tingersi d’oro. Ora tocca a te. Mi piacerebbe leggere il tuo punto di vista. Tu hai visitato i Giardini di Augusto?