Kythnos un’isola che ha molto da offrire
Kythnos (conosciuta anche come “Citno” o “Termia”) è un’isola greca appartenente alle Cicladi (sorge nella parte nord occidentale dell’arcipelago, proprio tra Sìros, Kèa e Sèfiros).
Facente parte della periferia dell’Egeo Meridionale, è abitata da circa 1.700 abitanti e, in virtù della sua vicinanza ad Atene (poco più di 100 km la separano dal Pireo) è frequentata perlopiù da turisti greci in cerca di tranquillità. Ancora poco conosciuta e valorizzata (molte guide turistiche la liquidano in poche righe), Kythnos è un’isola che ha molto da offrire e, senza dubbio, merita un’opportunità.
Ricchissima di uliveti e mandorli, ma anche selvaggia ed aspra, è circondata da un mare incantevole e, vanta un’anima autentica e un passato affascinante.
La storia dell’isola è talmente antica da fondersi – e confondersi – con la mitologia. Come testimonia il celebre sito archeologico di Maraoulas, nei pressi di Lotra, qui ha preso vita (tra il 10.000 a.C – 8000 a.C.) il primo insediamento umano dell’arcipelago. Conquistata dai Franchi e dai Veneziani (attratti dalle sue acque termali) fu conosciuta come Thermia fino ai primi decenni del Seicento, quando passò sotto il dominio turco (dal quale si liberò solo nel corso del XIX secolo).
Dal punto di vista amministrativo, l’isola di Kythnos, vede protagonisti due insediamenti principali: il capoluogo Messaria (chiamato Chora) e il più piccolo villaggio di Dryopis (o Dryopida), meglio conosciuto come Chorio.
L’isola è caratterizzata da ben poche infrastrutture moderne: non possiede alcun aeroporto ed i suoi porti sono tutt’altro che attivi. Nonostante sia molto vicina alla terraferma, infatti, non gode di collegamenti particolarmente comodi e veloci.
Se la si vuole raggiungere dall’Italia si può volare fino ad Atene e poi prendere un traghetto. Le compagnie che assicurano la navigazione tutto l’anno sono Zante Ferries e Hellenic Seaways. La traversata dura 2/3 ore.
Se già ci si trova in Grecia, si può raggiungere Kythnos dal porto di Lavrio o dalle altre Cicladi (Andros, Kea, Kimolos, Milos, Sifnos, Serifos, Syros e Tinos).
Una volta arrivati sull’isola, ci si può muovere in bus, in taxi (per avere i recapiti telefonici dei tassisti si possono contattare le locali agenzie turistiche) o magari noleggiare un’auto o, ancor meglio, uno scooter. Gli autobus hanno orari regolari e collegano, abbastanza frequentemente, i villaggi di Chora, Driopida, Merichas, Luotra e Kanala, nonché e le migliori spiagge dell’isola.
Trovare un’autonoleggio è tutt’altro che difficile, ma prima di mettersi al volante è bene considerare che i tratti di strada asfaltati sono ben pochi.
L’isola, ancora lontana dal flussi disordinati e rumorosi tipici del turismo massa, non ha villaggi o club vacanza, ma può contare su un discreto numero di alberghi e hotel (guarda qui le offerte del momento), bed and breakfast ed appartamentini in affitto. Il maggior numero di strutture turistiche sorge in quel di Merichas e proprio da questo villaggio semplice ed autentico si può partire per esplorare l’isola.
Da vedere è Chora, dallo stile squisitamente cicladico; caratterizzata da una miriade di casette bianche e blu, si sviluppa tutte intorno alla graziosa chiesa di Agios Savvas (edificata dai veneziani).
Molto pittoresco, con i suoi tetti di tegole rosse ed il suo dedalo di viuzze, è anche l’abitato di Driopida (il più antico villaggio dell’isola). Qui, è possibile visitare il piccolo, ma interessante, Museo Bizantino e le suggestive grotte di Katafliky.
Nella parte settentrionale dell’isola, infine, sorge Lutra, nota per le sue terme dalle acque solforose.
Kythnos può contare su più di 70 spiagge (molte delle quali non accessibili via terra). La costa si presenta frastagliata e difficilmente s’incontrano lunghe ed ampie lingue di sabbia dorata e finissima. In compenso, però, non mancano deliziose calette lambite da un mare turchese limpidissimo.
Se nei pressi del porto, le spiagge di Martinakia e Episkopi possono sembrare un po’ troppo affollate, spostandosi ad Apokroussi si troverà pace e refrigerio all’ombra delle tamerici. Incantevole sono anche Kolona, con il suo scenografico promontorio (sormontato dalla chiesa di Ag. Lukas) e la soleggiata Fikiada (inserita in un contesto naturale particolarmente pregevole). Ben organizzata e particolarmente adatta alle famiglie, invece, è la spiaggia di Loutra. Chi, infine, è alla ricerca di un tranquillo angolo di paradiso non rimarrà deluso dalla spiaggia di Agios Dimitrios.
L’isola si presenta alquanto montagnosa e offre ai suoi visitatori la possibilità di fare escursioni e passeggiate (anche in bici o a cavallo) in mezzo alla natura. Si rimarrà incantati dai paesaggi bucolici, dalle distese di mandorli ed ulivi e dagli aridi sprazzi che si aprono su spiagge da cartolina.
Per quanto riguarda la vita notturna, l’isola, offre ben poche possibilità di “tirar l’alba”. Sebbene non manchino bar, ristoranti e taverne, i locali notturni e le discoteche sono davvero rari (almeno per ora).