La Rocchetta Mattei: scoprendo l’appennino bolognese
Sommario
Qualche settimana fa abbiamo passato insieme a Io viaggio una giornata a Bologna: Da San Petronio a San Luca. Invece in quest’occasione vi invito a scoprire un tesoro nascosto nell’ appenino bolognese: La Rocchetta Mattei.
L’appennino bolognese: un mondo da scoprire.
A pochi chilometri dalla città di Bologna si trova l’appennino bolognese e, dirigendoci verso sud, in poco più di un’ora scopriremo un mondo molto diverso dalla vita urbana di Bologna. In questa zona ci aspettano numerosi piccoli comuni nati e cresciuti tra le montagne e le valli dell’appenino. Comuni dove si possono assaggiare le prelibatezze della cucina emiliana, in un ambiente familiare e molto accogliente, difficile da trovare in città.
Ed è qui che si nasconde uno dei tesori più enigmatici della provincia di Bologna: la Rocchetta Mattei, situata nel comune di Grizzana Morandi.
La Rocchetta si trova sulla SP 62 a Riola Ponte. Potete raggiungerla percorrendo la strada provinciale oppure prendendo il treno fino a Riola, per poi continuare a piedi per una ventina di minuti.
Vi assicuro che non avrei mai pensato che ci fosse un luogo così bello ed enigmatico nascosto nella provincia di Bologna.
Appena arrivata i miei occhi si sono alzati quasi al cielo per contemplare questo imminente edificio. E lì, sotto la roccia che ospita la Rocchetta, sperduta nell’appenino e lontana della città, ho avuto la sensazione di viaggiare nel tempo.
La Rocchetta Mattei: viaggio nella mente del Conte.
La Rocchetta Mattei è una creazione del Conte Cesare Mattei, che comprò nel 1850 il terreno dove sorgevano le antiche rovine di un castello. Qui decise di costruire la sua dimora.
Dalla biografia di Cesare Mattei si scopre un personaggio molto eccentrico e geniale. Lui è il fondatore dell’ Elettromeopatia, un tipo di medicina alternativa che cerca di guarire i malati ristabilendo l’equilibro tra le due cariche elettriche del corpo umano. Non voglio raccontarvi qui la biografia di questo personaggio, sarà una guida durante la vostra visita al castello a raccontarvi i segreti e misteri di Cesare Mattei e saranno le stanze del castello a farvi conoscere l’uomo stravagante, lo scienziato e…il don Giovanni.
Un potpourri artistico di una bellezza unica
Visitare la Rocchetta Mattei significa fare un viaggio nella la storia dei diversi stili architettonici e reperti antichi, nascosti tra le sue mura. Un intreccio di camere e torri, ognuna con decorazioni particolari e molto diverse tra di loro. Ogni stanza è diversa, ogni spazio ha un significato:
“non c’è nessun mattone messo lì per caso”
Vorrei raccontarvi ogni tappa della mia visita con tutto quello che ho visto e ammirato, ma non voglio rovinarvi la sorpresa. Invece vi racconterò le due cose che mi hanno colpito maggiormente e che non vi potete assolutamente perdere.
Tra Granada, Cordoba e Bologna
La Rocchetta è veramente un luogo magico, così magico che ti permette di visitare due gioielli dell’architettura spagnola senza lasciare Bologna.
Cesare Mattei rimase affascinato dalla Mezquita (moschea) di Cordoba e dal “Patio de los Leones” di Granada. Così decise di creare alcuni spazi della sua residenza ispirati a questi luoghi.
Immaginate la mia emozione quando sono entrata in una stanza decorata con gli stessi motivi della Mezquita di Cordoba, mi guardavo intorno come una bambina e non credevo ai miei occhi!
E quando ancora mi stavo recuperando dall’emozione, è arrivato un vero colpo di fulmine, non appena sono arrivata nel cortile che ricrea “Il Patio de los leones” dell’Alhambra di Granada.
Ho avuto la fortuna di vedere questo luogo quando i raggi del sole accarezzavano il bianco accecante di questo cortile e avrei voluto rimanere lì finché la notte non fosse arrivata, ma c’era ancora tanto da scoprire e la Rocchetta mi stava aspettando.
La Rocchetta Mattei vi aspetta…
Ora tocca a voi visitare il castello del Conte Cesare Mattei e farvi guidare dai ciceroni che vi aspettano per farvi scoprire questo gioiello dell’appennino.