Un posto per rilassarti a contatto con la natura? Il Lago delle Streghe fa per te
Sommario
Oggi ti propongo un posto magico da inserire nelle mete da visitare in primavera, sia in occasione di qualche bel ponte festivo, sia per una gita fuori porta in giornata. Siamo in Val Formazza, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola, un luogo dove la natura incontaminata funge da sfondo perfetto per rilassarsi camminando in mezzo al verde o per un pic-nic con la famiglia.
In questa piccola valle piemontese sorge l’Alpe Devero e il famoso Lago delle Streghe: mete ideali per la primavera, quando la natura comincia a rifiorire, e per l’estate, quando si desidera fuggire dall’afa cittadina.
A circa due ore da Milano sorge un piccolo paradiso verde smeraldo con una storia un po’ particolare. Continua a leggere per scoprire di più sul Lago delle Streghe ed i suoi dintorni.
Come arrivare
Arrivare al parco naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero è molto semplice in auto. È sufficiente prendere l’autostrada verso Alessandria, prendere la diramazione verso Gravellona Toce e continuare sulla SS 36 del Sempione. Oltrepassata Domodossola (sì, quella di nomi/cose/città) troverai le indicazioni per Baceno/Val Formazza.
Una volta arrivati in paese a Baceno, non dovrai far altro che imboccare la strada comunale che sale all’Alpe Devero e parcheggiare al termine della strada. Attenzione: la domenica è il giorno più caotico per fare una gita al Lago delle Streghe. Ti consiglio di andare in settimana o al sabato, così da non trovare troppa gente e respirare a pieni polmoni la sensazione di tranquillità trasmessa dal luogo.
Qualche curiosità su Lago delle Streghe
La leggenda narra che a valle vivesse una coppia di innamorati spensierata ma che con il passare del tempo l’uomo cominciò a prestare attenzione ad un’altra ragazza, trascurando così la sua compagna. La giovane sposa, molto triste, non sapeva più che fare e un giorno si confidò con un’anziana sconosciuta incontrata sulla strada per raccogliere i mirtilli.
La vecchietta ascoltò molto attentamente le parole della ragazza, senza mai interromperla. A racconto finito, le rivelò di essere una strega e le fece una proposta: se la ragazza avesse osservato il volto di un altro uomo e fosse rimasta dell’intenzione di volere il suo amato, allora lei stessa avrebbe lanciato un incantesimo per farlo tornare a casa. La ragazza accettò e la strega la condusse in una grotta nella montagna, dove in una pozza era presente il riflesso del giovane amato. In pochi istanti il riflesso si imbruttì, invecchiò e deteriorò. La ragazza, spaventata, si affacciò in una seconda pozza dove c’era un uomo altrettanto bello e dal sorriso sincero.
L’anziana strega le spiegò che le pozze mostravano i due tipi d’amore che possono riempire il cuore degli esseri umani: il primo fugace, illuso ed effimero, dove non si può far nulla per mantenerlo vivo; il secondo, sincero ed eterno, verso tutto ciò che ci circonda. La ragazza, davanti a quella verità si votò al secondo tipo di amore e quando fece la sua scelta, un getto prorompente riempì la grotta. In questo modo nacque il Lago delle Streghe.
Verso il lago: l’itinerario
Una volta giunti al parcheggio, inizia il cammino verso il Lago delle Streghe (circa un’ora su sentiero di semplice percorrenza). La gita inizia sulla piana del Devero: appena passato l’abitato dovrai imboccare il sentiero che porta a Crampiolo, una piccola frazione composta da baite molto caratterisiche. Una volta passato il ponticello in legno, si snoda un piccolo tratto in salita costeggiato dal fiume, dai lariceti e dalle piante di mirtilli.
Il centro abitato di Crampiolo si ragginnge in circa 40 minuti di sentiero dal punto di partenza e da qui il lago dista pochissimi minuti di cammino su sentiero pianeggiante. All’interno del paesino potrai fare scorta di prodotti tipici per un pic-nic a bordo lago certamente rilassante, insieme ad amici e famiglia.
L’itinerario è facilmente percorribile anche dai più piccoli, in quanto i tratti in salita sono pochi e non molto faticosi. Ora non ti resta che preparare lo zaino e partire… Buona gita 🙂