La lucertola azzurra di Capri: l’abitante straordinario dell’isola
Sommario
La lucertola azzurra di Capri esiste davvero? È un mito? Un personaggio tratteggiato dalla fantasia di un bambino che ha voluto dare compagnia e colore alla bellezza solitaria dei Faraglioni? La lucertola azzurra non è una leggenda. Anzi, ha suscitato curiosità.
Si muove indisturbata sulla vetta di questi giganti del mare con l’eleganza tipica di una regina. La regina dell’isola vestita nel suo abito blu cobalto adagiata sul suo trono di pietra. Un trono scolpito dall’acqua e dal vento che con la luce della luna si tinge d’argento. A farle da corona il cielo azzurro, a intrattenerla il canto degli uccelli e lo sciabordio delle onde. A venerarla? I suoi sudditi – turisti, studiosi e avventurieri – che hanno cercato di carpirne i segreti.
Ma la lucertola azzurra resta irraggiungibile (o quasi) nascosta nella sua fortezza naturale. Custode della vera libertà con lo sguardo sempre rivolto verso l’orizzonte. Che ne dici di saperne di più? Andiamo alla scoperta della lucertola azzurra di Capri.
Lucertola azzurra: la storia
Il nome scientifico della lucertola dei Faraglioni è Podarcis siculus coeruleus già Lacerta coerulea faraglionensis ed è una sottospecie della lucertola campestre. Vive solo sui Faraglioni di Fuori (Scopolo) e di Mezzo (Stella). Tra i primi a studiare questa creatura fu il medico naturalista Ignazio Cerio nel 1870. E ti dico di più: nel museo omonimo a lui dedicato potrai osservare due esemplari conservati in provetta.
Tuttavia, nel XIX secolo la scoperta di quest’animale così particolare accese un dibattito tra due zoologi europei: Bedriaga ed Eimer. La ragione della controversia? La paternità della scoperta. Al di là del dibattito, va detto che il primo a pubblicare la descrizione della lucertola azzurra fu l’erpetologo Eimer nel 1872.
Il fascino esercitato dalla lucertola azzurra è presente oggi come nel passato. Pensa che lo scrittore inglese Norman Douglas decise di visitare Capri attirato dal mistero che avvolgeva questo rettile, fortemente influenzato dalla lettura del libro Zoologische studien auf Capri di Theodor Eimer.
Per approfondire: i Faraglioni di Capri, i guardiani dell’isola
Come è fatta la lucertola blu
La lucertola azzurra di Capri è caratterizzata da una colorazione verde-azzurra sulla gola, sul ventre, sui fianchi e sul sottocoda. Invece sul dorso ha una pigmentazione azzurra che tende al nero.
Chi ha avuto la fortuna di scalare i Faraglioni e di vedere questo esemplare fuori dal comune lo descrive con un’indole vivace. I maschi sono territoriali e nella stagione dell’accoppiamento lottano tra loro.
La silhouette è elegante mentre il capo è ben distinto dal resto del corpo, la lingua è piatta e bifida. Gli occhi hanno le pupille rotonde con palpebre mobili. La lucertola azzurra si nutre soprattutto di insetti ma ha anche altre preferenze (continua a leggere).
Perché ha questo colore?
Le cromie singolari della lucertola azzurra di Capri sono di origine endemica, il fenomeno è chiamato melanismo. Per adattarsi all’ambiente ostile dei Faraglioni (con poca vegetazione e poco cibo) i rettili cominciarono a cambiare colore. Infatti, le lucertole scure assorbono più calore, diventando veloci nella caccia e resistenti alle intemperie.
La lucertola arriva sulla BBC
La fama della lucertola azzurra viene da lontano e nel corso del tempo questo esemplare è stato costantemente studiato. Una delle ricerche più recenti? Quella che risale a qualche hanno fa e portata avanti da un’equipe dell’Università Federico II di Napoli. Il team era coordinato da Domenico Fulgione e da Gabriele de Filippo, biologo della conservazione e fotografo, membro della Commissione Educazione e Conservazione dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
L’obiettivo? Approfondirne la conoscenza. Secondo la Repubblica, gli studi hanno risvegliato addirittura l’interesse della BBC e la rivista Discovery Wildlife ha dedicato alcune pagine alla lucertola azzurra.
Eroi dei Faraglioni e della lucertola
Molti hanno si sono arrampicati lungo i Faraglioni ma pochi li conoscono in profondità. Sì, l’amore di alcuni uomini per questi scogli è talmente grande da ricordare ogni anfratto e ogni crepa. Tra i rocciatori più esperti c’è Michele Ferraro (scomparso nel 2016) che è arrivato in cima più di una volta. A mani nude e senza attrezzatura, ha potuto contemplare il portamento algido della lucertola azzurra.
In questo articolo di Riccardo Esposito per la rivista Capri Review lo scalatore caprese ricorda: “Una volta mi ha chiamato il portiere del Grand Hotel Quisisana. C’era Giovanni Spadolini, allora presidente del Senato, che voleva ammirare la lucertola azzurra. L’ho catturata, gliel’ho portata e ho avuto un colloquio privato di circa quindici minuti. Mi ha chiesto tutto: le sue caratteristiche, la sua origine, il motivo del suo colore”.
Luigi Esposito, fondatore dell’Associazione volontaria Capri Outdoors, sottolinea l’importanza di tutelare la lucertola azzurra: “Più volte sono stato contattato da qualche erpetologo senza scrupoli che mi ha richiesto la cattura e la vendita di qualche esemplare ma ho sempre rifiutato ogni proposta. La lucertola è nata sui Faraglioni e lì deve restare. Di tanto in tanto ho catturato degli esemplari da mostrare in varie trasmissioni televisive ma li ho immediatamente riposti sullo Scopolo (Faraglione di Fuori)”.
Continua raccontando la sua esperienza di rocciatore navigato: “Forse pochi sanno che l’alpinismo sui Faraglioni di Capri veniva praticato fin dalla metà degli anni trenta del secolo scorso. I rocciatori napoletani utilizzavano le nostre pareti come palestre di allenamento per prepararsi alle spedizioni estive sulle Alpi.
Prima ancora gli “schiappaiuoli” isolani vi si arrampicavano per motivi di sussistenza: cattura di uccelli e raccolta di piante e essenze. Da quando ho iniziato a scalare nella metà degli anni Novanta, più volte sono stato sui Faraglioni di Terra e di Fuori. Su quest’ultimo l’ascesa è più semplice e, raggiunta la cima, si gode un panorama unico che spazia dalla Punta di Mulo fino alla Punta Massullo e più distante si vede la punta estrema della Penisola Sorrentina.
Durante la salita è facile incontrare l’abitante più straordinario dell’isola ovvero la lucertola azzurra dei Faraglioni (Podarci sicula faraglionensis o Podarcis sicula coerulea). Queste spettacolari creature si rincorrono lungo le ripide pareti tra rocce assolate e cespugli di macchia mediterranea (brassica incana, euphorbia, olivi).
Non abituate alla presenza dell’uomo si avvicinano incuriosite. Molto spesso sono salite sui piedi o sulle corde con cui mi assicuro alle rocce. Una volta mentre scattavo una foto panoramica un esemplare ha mordicchiato la mano con cui ero appoggiato alla parete, come se volesse assaggiare quest’essere sconosciuto.
In un’altra occasione ho avuto modo di vedere come si nutrivano di corteccia di cavolo selvatico. Aspetto che ho segnalato agli esperti di erpetologia dell’Università di Napoli. Ho accompagnato spesso gli studiosi per le loro ricerche sulla specie, anzi sottospecie.
In numerose scalate ho avuto modo di vedere piccoli neonati, segno evidente che la lucertola azzurra si riproduce e non è in pericolo. E, comunque, resta un animale che va protetto e monitorato. Ho anche avvistato qualche esemplare sul Faraglione di Mezzo. A detta del vecchio schiappaiulo Michele Ferraro (Monsignore), fu lui a trasferire alcune lucertole su questo scoglio”.
Esposito conclude la sua testimonianza con un’informazione interessante: “C’è da tenere in considerazione anche la Podarcis sicula monaconensis (lucertola del Monacone, scoglio alle spalle dei Faraglioni). Si tratta di un’altra specie studiata da Eimer nel 1871 e che, pur non essendo di colore blu, si differenzia dalle lucertole comuni per la colorazione verde acquamarina del ventre, il dorso è molto simile”.
La lucertola azzurra di Capri: tu l’hai vista?
Oltre alla Grotta Azzurra, se hai deciso di fare le vacanze a Capri devi vedere anche la lucertola azzurra. E ti consiglio di ascoltare l’esperienza di chi l’ha incontrata. Questa creatura, che riflette il mistero, la forza e il fascino della natura, ti conquisterà. Tu hai già avuto modo di osservare la lucertola azzurra di Capri? Lascia le tue impressioni nei commenti.
Note: le foto della lucertola azzurra sono di Luigi Esposito.